lunedì 3 marzo 2014

Anche quest'anno il Premio Raffaele Giusti a quelli Giusti


Un concerto quasi all'altezza dei cartelloni professionistici, quello dei vincitori del Premio Raffaele Giusti dell'edizione 2013 dei Seminari Estivi Arcevia Jazz Feast. Domenica scorsa, 23 febbraio, ad Arcevia, un chiostro San Francesco più che al completo per una performance pomeridiana che ha lasciato entusiasti gli addetti ai lavori e non.
Il progetto, presentato da Ludovico Peroni (chitarra), Alessandro Bolsieri (sax), Andrea Frascione (piano, keytar – sì, keytar), Michele Gasparini (contrabbasso, basso) e Jacopo Ausili (batteria) ha tutta l'aria del bozzolo che potrebbe presto schiudersi e mostrare grandi ali variopinte ed eleganti: coraggiosa sperimentazione, brani inediti e omaggi ai docenti dei Seminari Estivi, nella preziosa cornice della Sala Conferenze ricavata nell'ex-abazia.
Per di più, un'ulteriore difficoltà si aggiungeva al raggiungimento di questo primo obiettivo: quest'anno sono stati scelti ben sei seminaristi, non uno solo come da prassi, e di diversa provenienza, per stimolare nuove modalità di produzione musicale a distanza. “Prima di tutto, la buona volontà,” afferma Jacopo Ausili (Agugliano) “per trovarsi su un terreno comune” sia in senso letterale che figurato. Scambi di mail, videoconferenze skype, “traffico” chat e multimediale su facebook, alcune prove in praesentia e due passaggi in radio (di cui uno proprio a Modern Jazz FM di Radio Velluto) per portare a compimento un'ora e mezza di musica di ottimo spessore, artistico e tecnico.
Già ottimi musicisti anche se giovanissimi, presentano un repertorio molto poco standard: brani di Roberto Zechini e Simone La Maida, loro docenti; brani come Saga of Harrison o un omaggio a Jim Hall attraverso un pezzo “meno” conosciuto (Slam) fino a un piccolo ed emozionante omaggio a Francesco Di Giacomo, cantante del Banco del Mutuo Soccorso scomparso lo scorso venerdì 21; così come brani originali di Ludovico Peroni (Montecosaro) “Pupo di bestia” e “Plasma” (di Laureti - Marconi). Repertorio coraggioso e carico di responsabilità, dunque, caratterizzato anche da poliritmia, tempi dispari o spostati, dalle sonorità estremamente eleganti, ma anche molto sperimentali come quelle della keytar del pianista Andrea Frascione (Ancona), del basso di Michele Gasparini (Ancona) e la batteria di Jacopo Ausili utilizzati in “Pupo di bestia” con interessantissima perizia anche come strumenti “rumoristi”.
Scrivo sopra “primo obiettivo” perchè altre date sono già state proposte ai ragazzi per proseguire con questo progetto e sviluppare oltre le sue ali.
Insomma anche quest'anno un Premio Giusti a quelli giusti.

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