mercoledì 30 aprile 2014

CULTURA ITALIA - CULTURA MONDO: QUALI LE PRINCIPALI DIFFERENZE?

Ciao a tutti,

continuiamo la rubrica del blog relativa la cultura della musica e tutte le attività inerenti.

Oggi vogliamo affrontare il tema attuale delle differenze di pensiero, "way of think" , che possiamo trovare tra l'Italia e il resto del mondo.
No, non è con fare presuntuoso che ci avviciniamo a tale argomento, cerchiamo di farlo sulla base delle nostre esperienze e la voglia di condividere con voi il nostro "way of think".
Quindi iniziamo ad individuare quali possono essere i punti focali su cui basare le nostre osservazioni:

- Mentalità del popolo: progressista o tradizionalista?

- Differenze culturali del paese;

- Dis-livello di educazione tra le generazioni 'attive' nel presente;

Il primo punto è da trattare credo con il senno di poi di chi ha osservato da due o tre anni come si sono succeduti i fatti, quindi da che situazione siamo partiti e in quale condizione ci ritroviamo oggi.

Se parliamo di mentalità, saremo tutti d'accordo nel dire che in Italia, se c'è una città di respiro intellettuale perlomeno europeo, non è forse la capitale, Roma, dove ancora, come in gran parte del paese, resiste un'educazione tradizionale che affonda i propri usi e costumi nel dopo guerra e da lì non ha fatto troppi passi in avanti, e, a maggior ragione, i 'familismi' che tutti ben conosciamo non garantiscono assolutamente un'apertura alla gestione delle attività.
In tanti s'innamorano della città più bella del mondo, ma rispetto gli standard di altre capitali spesso Roma ha solo i difetti di una metropoli, quantificabili in traffico e collegamenti nauseabondi, mentalità provinciale, a discapito delle realtà culturali, diffuse e sostenute anche politicamente che si possono trovare nella capitale d'Italia; basti pensare alla condizione in cui si trova la colonna portante che ci riguarda da vicino, la Casa del Jazz, che è stata chiusa per diversi mesi causa "caduta di un pino" sulla struttura , (…), e il festival di punta estivo di Villa Celimontana che quasi non fanno più e gli eventuali  cartelloni sempre con gli stessi nomi, e questo va detto, che per entrare in determinati ambienti lavorativi, non lo si può fare a meno che non si è presi sotto l'ala protettrice dei soliti noti che già fanno parte dell'entourage.
Forse Milano può essere additata come la città più vicina agli standard europei ma anche lavorando bene nella 'stretta' realtà della city è difficile che ci siano risultati a caduta sul resto del paese.
La realtà di Torino è invece degna di nota, oltre che ad ospitare, promuovere ed incentivare il Torino Jazz Festival, (per il quale abbiamo l'onore come blog di collaborare come ufficio stampa ndr), è da molti anni una città viva, propensa alle nuove proposte, dando spazi e possibilità di esprimersi alle nuove generazioni, si, proprio quelle che il lavoro se lo devono inventare come tanti dei ragazzi che oggi hanno tra i 20 e i 40 anni, perché "il buco" generazionale legato al lavoro può essere individuato all'interno di questa fascia di età.
E poi? Bologna è sempre in movimento ma negli ultimi anni anche "la dotta" ha trovato delle difficoltà. Scendendo lungo lo stivale abbiamo "Puglia suona bene"spronato molto dall'attività politica di Vendola e poi? Tanti mini festival dove, diciamolo, o suonano i grandi nomi d'oltreoceano oppure tu, seppur valido musicista, puoi bussare mille volte ma "non conoscendoti" sarà per te letteralmente impossibile avere un concerto e non c'è da stupirsi se non rispondono alla mail, in Italia, ogni tanto anche l'educazione è un optional. Quindi potremmo concludere l'analisi di questo primo aspetto dicendo in maniera più oggettiva possibile che le nuove generazione più istruite possono e vogliono essere progressisti, quelle "già grandi", molto spesso sembrano non vedere più il la della punta del loro naso, tristemente ancorati ai valori di vent'anni fa, quasi ignari che il mondo va avanti, evolvendosi!

Passiamo ora al secondo punto, che tratteremo con apparente leggerezza, tanto è l'importanza della questione, ma dedichiamole qualche istante: sopra, abbiamo cercato di osservare come e dove, possiamo trovare un'approccio di stampo progressista o tradizionalista nei principali poli del paese.
Ora invece, continuiamo ad esplorare tale questione, prendendo in considerazione le enormi differenze che ci sono lungo lo stivale e, come sempre, concluderemo senza arrivare a delle conclusioni affrettate, ma bensì ponendoci/vi ulteriori domande, così da avere più spunti di riflessione.
Guardando al nord, al centro, al sud e alle isole, la prima immagine che mi viene in mente è una grande "mamma chioccia" che vien dalla campagna, che nonostante l'avvento degli smart phone continua ad imperare con la sua tradizione che è inossidabile ovunque, da Torino a Milano, Firenze, Bologna, Roma, Ancona, Pescara, Napoli fino arrivare in Sicilia e Sardegna, la "cultura del rimedio della nonna", di matrice italianissima, ma multiforme nello stivale, regna incontrastata come cultura dei valori diffusi.
Fuori dall'Italia sappiamo tutti che non è così, e forse ci viene da dire che sarà quasi impossibile cambiare, ma tentar non nuoce.
Chiunque di voi abbia messo piede più in là del confine, avrà avuto modo di constatare che "la fuori", c'è un mondo più educato, più civile, basato spesso su delle norme dettate dal buon senso, organizzate, dove se c'è un biglietto da pagare sull'autobus, non c'è l'atteggiamento truffaldino che troviamo nel nostro bel paese.
Abbiamo voluto fare questo esempio molto elementare per essere chiari con tutti, il nostro obbiettivo è quello di comunicare alle masse, cercando di rompere, e non solo in ambito musicale, questa "sottocultura da patatine fritte" che ci hanno propinato con i media nell'ultimo ventennio, e vogliamo farlo parlando una lingua sincera, comprensibile per tutti.

Ma veniamo all'ultimo punto, secondo voi, un dirigente che ha superato i cinquanta anni di età, ha una visione oggettiva della realtà in cui si trovano a vivere le nuove generazioni?

Forse dopo questa domanda non ci sarebbe da aggiungere altro, perché già a nostro parere individua in maniera molto chiara "il problema generazionale" che abbiamo in Italia, ma essendo un blog di "propaganda" non ci tiriamo indietro e vediamo di arrivare alle 'nostre' conclusioni:

"Tutti ci lamentiamo della mancanza di futuro, della mancanza di certezze e molti, se non avessero aiuto dalla famiglia, anche della mancanza del presente. Viviamo in un sistema che non premia ne da spazio ai nuovi professionisti, i famosi "cervelli", quelli che non se ne sono andati,  che vogliono andare avanti e progredire come paese non solo a livello di social network e tecnologia, ma bensì nei contenuti: quelli che comprendono la tradizione ma cercano di utilizzarla per migliorarsi, senza avere paura del nuovo."

Perché altrimenti realtà come quella dell'India o della Cina, come avrebbero fatto ad emanciparsi così tanto, perlomeno sotto il profilo industriale ed economico? In india ci sono zone dove ancora si spostano con gli elefanti è vero, e la tradizione religiosa è molto forte ancora, ma nonostante ciò le migliori menti informatiche di tutto il mondo stanno arrivando da lì…qualcuno si è mai chiesto come?

Ve lo diciamo noi, dando spazio alle nuove menti.

Keep on swinging'




Comunicato Stampa TORINO JAZZ FESTIVAL: LABORATORIO ZANZARA

LABORATORIO ZANZARA: COMUNICAZIONE E CREATIVITÀ PER IL TORINO JAZZ FESTIVAL


Diciotto ‘invisibili’ che ogni tanto - sempre più spesso, per fortuna – ‘risaltano’!


Sono loro, i creativi del Laboratorio Zanzara che si interrogano - tra conscio e inconscio - sui meccanismi della creatività, disegnano, elaborano, costruiscono oggetti che hanno realizzato la campagna di comunicazione del Torino Jazz Festival quest’anno come lo scorso.
Hanno ideato i simboli grafici del TJF: il contrabbasso con la Mole Antonelliana, il toro che suona, il pianoforte e tutti gli strumenti musicali i disegni che arricchiranno i gadget proposti per l’evento da Objecto dalle t-shirt ai cappelli, dalle cravatte alle tazze, dalle spille ai porta Ipad, dalle borse ai block-notes, dagli accendini ai portachiavi.
Gli ‘artigiani’ della Zanzara hanno iniziato a frequentare il mondo della comunicazione visiva 15 anni fa in un cammino che si è concretizzato, via via, in partnership con la Reale Mutua, collaborazioni con la Compagnia di San Paolo, campagne per il ventennale di Torino Incontra, interventi al Salone del Libro 2010, calendari, un punto vendita che è, ormai, un cult per chi ama oggetti di design dall`alfabeto inconfondibile. Gli educatori della cooperativa definiscono la campagna di comunicazione del TJF il vero debutto in società, con un`importante visibilità internazionale.
L’assessore alla Cultura Truismo e Promozione della Città,Maurizio Braccialarghe, confessa di essere rimasto«stregato» dai loro ‘segni’ e disegni: “Di fronte agli oggetti esposti alla Zanzara ho provato una vera empatia emozionale e artistica”. È andata così, è stata incaricata la cooperativa, con un affidamento diretto, per gestire la comunicazione visiva dell`evento “ Ci siamo comportati con loro come con qualsiasi altro fornitore in grado di garantire grafica e realizzazioni di valore.”.
Laboratorio Zanzara http://www.laboratoriozanzara.it/
Nasce nel 1998 a Torino, come progetto d’integrazione per persone con disagio mentale.      Le motivazioni che animano il laboratorio si basano su due principi elementari: creare un ambiente che rispetti i tempi creativi e lavorativi dei soggetti che vi partecipano e riconoscere le persone patrimonio attivo in ogni realizzazione.
La creatività diventa la base dell'azione lavorativa e l'agire attraverso il lavoro si trasforma in elemento essenziale per un ritrovato diritto di cittadinanza. Questo è stato possibile grazie alla miscela tra la consolidata esperienza in ambito sociale e il coinvolgimento di professionisti del settore della comunicazione visiva, del design e dell’arte. I prodotti realizzati dai ragazzi e dalle ragazze, rappresentano l'esempio tangibile di un'esperienza allargata e condivisa da tutti i partecipanti, in un percorso incentrato sul riconoscimento reciproco. Il Laboratorio Zanzara, per volontà della Città di Torino, cura la comunicazione e la creatività del Torino Jazz Festival. L’occasione è di dimostrare come una realtà sociale può essere parte attiva della vita culturale della città, dove la diversità è patrimonio comune e restituisce ricchezza in termini d’integrazione sociale e culturale, per un rinnovato senso di cittadinanza.



NEWS: SPEAK NO EVIL TRIO: A SHORTER MOMENT



Incuriositi dalla scrittura dello storico Sassofonista Statunitense ci siamo avvicinati al suo modo di concepire la musica e di proporla.
Questo lavoro Non vuol essere un omaggio fine a se stesso ma una ricerca continua di un punto di vista mai fermo...Mutevole
Le trame dipinte non vengono da una sola mano ma sono il risultato di una visuale incrociata,
suggestioni e colori che si sovrappongono ad una tela già magistralmente impressa.



Tutti gli arrangiamenti sono stati curati da Giovanni Baleani e Mauro Cimarra…


Nella foto:  Mauro Cimarra, Giovanni Baleani,  Gianludovico Carmenati


Un suono di trio molto attuale, non tanto per la tecnologia applicata alla chitarra quanto per come sono stati arrangiati i brani. Un chitarrista che predilige l'aspetto comunicativo ed emotivo dando alla sua musica energia e feeling specie nei brani eseguiti con suoni distorti come Juju Wild Flower e Mahjong. Un primo album di Giovanni Baleani e Mauro Cimarra che pur avendo fatto un omaggio al grande Wayne Shorter ricercano una loro originalità.


Fabio Zeppetella


martedì 29 aprile 2014

I PRESENTATORI DEL TORINO FESTIVAL 2014: MANUELA GRIPPI E FABIO GIUDICE AKA CAPITAN FREEDOM



Di seguito alcune informazioni sui presentatori della terza edizione del Torino Jazz Festival


Manuela Grippi

Attrice, presentatrice e speaker, ha arricchito la propria esperienza sulle scene cimentandosi con successo nelle vesti di autrice per il teatro, radio, testate web e in Rai, Mediaset, canali tematici come Deejay Tv. La sua passione per il jazz nasce in tenera età, ascoltando lo swing e le voci roche e indimenticabili degli anni 30.

Oltre al Torino Jazz Festival – che presenta quest’anno per la seconda volta – ha preso parte a numerose altre rassegne musicali e culturali collaborando in Italia e all’estero con produttori, autori, registi e artisti di fama internazionale.

 

Fabio Giudice aka CapitanFreedom

Presentatore ed entertainer eclettico e  versatile è stato per più di dieci anni conduttore e 'matador' di programmi radiofonici, principalmente su Radio Flash - Popolare Network (alcuni dei format di cui è stato autore e conduttore: Good MorningVietnam, Operazione Bateau-mouche, Senza Filtro, Loro in Bocca, Pane Quotidiano), Radio2 RAI dove ha condotto un'edizione de Il cammello di Radio 2. Attualmente conduce il programma Freedom Carpet su Gru Radio. Ha contribuito alla nascita della web Radio di Atrium Torino nell’ambito di un più ampio progetto di Comunicazione che investiva la città  in attesa  e durante le Olimpiadi Invernali del 2006. Dal 2004 è iscritto all’Albo del Giornalisti. Nel corso degli anni ha realizzato corrispondenze e reportage come inviato per l'area Cultura Arte e Spettacolo in diverse edizioni del Taormina BNL Film Fest , del Torino Film Festival, delFestivaletteratura di Mantova, diArtissima, del Salone del Gusto, del Salone Internazionale del Libro. Ha realizzato innumerevoli interviste a personalità del mondo della cultura, dell'informazione, della società civile, delle istituzioni, dello sport e dello  spettacolo. Ha presentato eventi e manifestazioni di svariata tipologia: dai dibattiti pubblici ai  talk-show, dai concerti alle conferenze stampa, dagli incontri  e festival letterari alle celebrazioni ufficiali per la Città di Torino per la Regione Piemonte, per la Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura. Ha ideato e condotto progetti come Asta il Disco e Asta il libro e ha contribuito a dar vita a StoryTown, una particolare competizione distorytelling ispirato all'esperienza newyorchese di the Moth. Ha presentato le 5 serate della prima edizione del Torino Jazz Festival.

 

Torino, 29 aprile 2014

 

JAZZ TALK: OGGI ORE 12.30 - STEFANO ZENNI E FURIO DI CASTRI DIALOGHERANNO CON: ENZO AVITABILE e JAVIER GIROTTO - SALA STAMPA TJF - PIAZZA PALAZZO DI CITTÀ 8/F - TORINO

Città di Torino - Ufficio Stampa e Relazioni con i media
29 APRILE ORE 12.30: JAZZ TALK
SALA STAMPA DEL TJF PIAZZA PALAZZO DI CITTÀ 8/F - TORINO


STEFANO ZENNI (DIRETTORE DEL TJF) E FURIO DI CASTRI CURATORE DELLA SEZIONE FRINGE DIALOGHERANNO CON :

ENZO AVITABILE (MAIN)
JAVIER GIROTTO (FRINGE)



Torino, 29 aprile 2014

UNESCO E TORINO PER LA GIORNATA DEL JAZZ Il 30

Il 30 aprile è la Giornata UNESCO dedicata al jazz.
Il jazz, è ormai un dato acquisito, è nato dall’incontro tra culture diverse tra loro, in una
fusione che ha dello straordinario. Propagatosi dagli Stati Uniti al mondo intero, ha saputo
fare propri i contributi di persone e popoli spesso molto diversi tra loro. Oggi è una forma
d’arte internazionale che parla tante lingue e trascende le differenze di razza, religione,
etnia o nazionalità.
Il jazz è un ambasciatore di pace, un formidabile strumento di dialogo interculturale.
Per questo motivo l’UNESCO ha deciso di celebrare il 30 aprile di ogni anno la “Giornata
Internazionale del Jazz” in tutto il mondo.
Il Torino Jazz Festival, in più, ha ricevuto il patrocinio dalla Commissione Nazionale
Italiana per l’UNESCO ed è sede principale dell’evento per l’Italia nel 2014.

Il TJF sarà davvero una occasione di incontro tra nazioni con artisti provenienti dai quattro
angoli del pianeta e con tantissimi eventi di pregio per il pubblico.

TJF 30 APRILE: GIORNATA INTERNAZIONALE UNESCO PER IL JAZZ - ORE 18: LOUIS MOHOLO CONSERVATORIO G. VERDI - ORE 21: CAETANO VELOSO - PIAZZA CASTELLO

TORINO JAZZ FESTIVAL: MERCOLEDÌ 30 APRILE
GIORNATA INTERNAZIONALE UNESCO PER IL JAZZ



PROGRAMMA

Ore 11.00
IL CIRCOLO DEI LETTORI, Via Bogino 9
Presentazione del libro DISORDINE ARMONICO. LEADERSHIP E JAZZ (EGEA)
Con Daniele Martino (condirettore de Il Giornale della Musica), Severino Salvemini(docente di Organizzazione aziendale all’Università Bocconi), Stefano Zenni (direttore artistico del Torino Jazz Festival), Diego Borotti (sassofonista e docente).
In collaborazione con Il Giornale della Musica

Ore 12.30

IL CIRCOLO DEI LETTORI, Via Bogino 9

BRUNCH IN JAZZ DA BARNEY’S

Il pranzo condivide atmosfere e note della città in musica, per una pausa speciale con un ricco buffet e sapori per tutti i gusti.
Euro 15,00 - info e prenotazioni tel. 011 4323700

Ore 14.45

IL TRAM DEL TJF

Parco di Vittorio Via Passo Buole superato l’incrocio con Via Sidoli in direzione Via Pio VII
Dal 26 al 30 aprile il Tram Teatro fa tappa ogni giorno in due luoghi diversi della città, portando i sapori e le note del festival in luoghi inconsueti. A bordo La Lippa Jazz Band, con il suo coinvolgente repertorio dixieland e New Orleans.
LA LIPPA JAZZ BAND
Paolo Dutto, clarinetto
Andrea Vitali, tromba
Lorenzo Caresana, banjo
Maurizio Mallen, tuba
Giancarmine Mauro, batteria
In collaborazione con GTT, l’Associazione I Tranvieri e la Città, l’Associazione Torinese Tram Storici e Moncalieri Jazz

Ore 17.00
FONDAZIONE MERZ, Via Limone 24
OLTRE

Ars Captiva Groove 2014

Il pomeriggio di ARS CAPTIVA GROOVE 2014 si aprirà con i ragazzi del Liceo artisticoBuniva di Pinerolo che, negli spazi esterni della Fondazione Merz, realizzeranno un’azione performativa, guidata dal suono della tromba di Gianpiero Lo Bello.
A seguire, ore 17.15 presentazione del video e del catalogo Ars Captiva Groove 2014
In collaborazione con la Fondazione Merz

Ore 17.30

IL TRAM DEL TJF

Corso Re Umberto - area verde tra Corso De Nicola e Via Tirreno (direzione Via Tirreno)

Dal 26 al 30 aprile il Tram Teatro fa tappa ogni giorno in due luoghi diversi della città, portando i sapori e le note del festival in luoghi inconsueti. A bordo La Lippa Jazz Band, con il suo coinvolgente repertorio dixieland e New Orleans.
LA LIPPA JAZZ BAND
Paolo Dutto, clarinetto
Andrea Vitali, tromba
Lorenzo Caresana, banjo
Maurizio Mallen, tuba
Giancarmine Mauro, batteria
In collaborazione con GTT, l’Associazione I Tranvieri e la Città, l’Associazione Torinese Tram Storici e Moncalieri Jazz

Ore 18.00

CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI, Piazza Bodoni

LOUIS MOHOLO - MOHOLO SPECIAL UNIT FOR THE BLUE NOTES

Henry Lowthertromba
Jason YardeNtshuks Bongasassofoni
Alan Tomlinson, trombone
Alexander Hawkins, pianoforte
John Edwards, contrabbasso
Louis Moholo-Moholo, batteria, leader
Focus Sudafrica
Esclusiva Torino Jazz Festival
Posto unico numerato euro 10,00
LOUIS MOHOLO. Louis Moholo, nato a Cape Town nel 1940, è uno tra i più significativi artisti sudafricani. Membro fondatore dei Blue Notes, successivamente componente dell’orchestra Brotherhood of Breath (guidata da Chris McGregor, era una
compagine costituita da musicisti sudafricani e dai principali musicisti della scena inglese) è stato anche tra i fondatori di gruppi come Viva La Black e della Dedication Orchestra.Moholo ha inoltre collaborato con artisti di rilievo come Derek Bailey, Steve LacyEvanParker, Enrico Rava, Roswell Rudd, Irene Schweizer, Cecil Taylor, John Tchicai, KeithTippett.
BLUE NOTES. Il leggendario gruppo dei Blue Notes, capitanato dal compianto trombettista Mongezi Feza, portò il jazz sudafricano alla ribalta negli anni Sessanta, con i suoi migliori rappresentanti, come Dudu Pukwana, Johnny Dyani, il pianista
bandleader Chris McGregor, il batterista Louis Moholo; tutti fuggiti dal loro Paese negli anni duri dell’apartheid per approdare in Inghilterra, dove arricchirono la scena musicale locale con il loro nuovo, fresco modo di intendere il jazz. A distanza di quasi un cinquantennio, proprio Louis Moholo, l’unico sopravvissuto di quella straordinaria stagione creativa, rende omaggio a quegli artisti che seppero creare un linguaggio originale e trascinante, fondendo la tradizione sudafricana con l’arte musicale afroamericana. Per far questo Moholo dirige un gruppo di grandi solisti della scena britannica, figli della grande stagione fiorita grazie ai Blue Notes.

Ore 18.15
FONDAZIONE MERZ, Via Limone 24

A DAY IN THE LIFE

11 ragazzi del Liceo Artistico Cottini, disposti in cerchio di fronte al proprio leggio, compiono un’azione performativa utilizzando testi e immagini tratti dalla cultura contemporanea. Un trombettista (Gianpiero Lo Bello) s’introduce tra loro al suono della celebre canzone dei Beatles, che dà il nome alla performance.
a seguire

Ore 18.30

REDEMPTION

Performance e installazioni, prodotte nei workshop, condotti da: Francesca Arri, Cinzia Ceccarelli, Giulia Gallo, Elena Martire, Maya
Quattropani.

Ore 19.15

ARS CAPTIVA JAZZ QUARTET Live

Giampiero Lo Bello, tromba
Fabio Giachino, pianoforte
Gianmaria Ferrario, contrabbasso
Elvin Betti, batteria
Il quartetto, composto da valenti musicisti della scena torinese, ha accompagnato le attività educative e performative di Ars Captiva Groove durante tutta la scorsa edizione. Anche quest’anno, al termine delle attività performative del pomeriggio, la parola passa al gruppo per un vero e proprio concerto finale.
In collaborazione con la Fondazione Merz

Ore 18.30
CAFFÈ ELENA, Piazza Vittorio Veneto 5

FUNKY GOODNESS DJ SET presenta RHYTHM and JAZZ

Dj CiaffoDj ValeGiorgio Giovannini, trombone
La tecnica dello scratch di DJ Ciaffo, le selezioni e i sampler di DJ Vale, il suono del trombone di Giorgio Giovannini. Due Dj’s e un musicista esplorano il jazz nelle sue sfumature Afro, Latin e Acid in una Jam dal ritmo incalzante.
Esposizione “Artsiom Parchynski-Nude”
Spazio Ferramenta presenta l’ultimo lavoro dell’artista bielorusso “Senza Titolo”, courtesyof Gallery Alessio Moitre

Ore 18.30

IL CIRCOLO DEI LETTORI, Via Bogino 9

THE SPIRIT OF JAZZ DA BARNEY’S

L’aperitivo si trasforma e arricchisce con sapori (e vini) della cucina sudafricana, in collaborazione con il Consolato Generale del Sudafrica, accompagnati da sonorità jazz.
Focus Sudafrica
Euro 10,00 - info e prenotazioni tel. 011 4323700

Ore 19.00
LAB in collaborazione con CLOROPHILLA, Piazza Vittorio Veneto 13 - 17

LUCA BIGGIO TRIO

Luca Biggio, sax tenore
Marco Piccirillo, contrabbasso
Gaetano Fasano, batteria
Un sapiente equilibrio fra accuratezza compositiva e libertà creativa contraddistinguono la musica del trio del sassofonista Luca Bigio accompagnato dal contrabbasso di Davide Liberti e la batteria di Gaetano Fasano.

Ore 19.15
LA DROGHERIA, Piazza Vittorio Veneto 18
I SET
GIAMPAOLO CASATI & FEDERICO BONIFAZI DUO
Giampaolo Casati, tromba
Federico Bonifazi, piano
Pianoforte e tromba, un incontro suggestivo fra due strumenti che hanno segnato pagine importanti nella storia della musica jazz: il giovane talento del pianoforte Federico Bonifazi e Giampaolo Casati, uno dei trombettisti di riferimento della scena jazz italiana, proporranno, in esclusiva per il Fringe, composizioni originali e celebri classici della tradizione afroamericana.

Ore 19.15
CAFÈ DES ARTS - A LOVE SUPREME SPACE, Via Principe Amedeo 33
A LOVE SUPREME
JAVIER GIROTTO FRINGE PROJECT
Javier Girotto, sax soprano
Roberto Taufic, chitarra classica
Gilson Silveira, percussioni
A Love Supreme Space si veste dei colori e delle atmosfere dell’America latina: il grande sassofonista argentino Javier Girotto, artista resident del Fringe, nonché grande protagonista del jazz contemporaneo, che a soli 25 anni collabora in sestetto con Horacio “El Negro” Hernandez e vanta oggi importanti collaborazioni con musicisti
del calibro di Enrico Rava, Roberto Gatto, Danilo Rea, Stefano Bollani, incontra due favolosi musicisti brasiliani: il chitarrista Roberto Taufic che con le sue sei magiche corde combinerà suoni fluidi e armoniosi, tecnici e improvvisati e Gilson Silveira, percussionista, noto per aver collaborato tra gli altri con artisti del calibro di José Feliciano, Tullio De Piscopo, Flavio Boltro, per offrire un loro personale omaggio a John Coltrane.

Ore 19.30
TJF FRINGE Dance Space, Piazza Vittorio Veneto
CLUB ALMAGRO
Tango Argentino
A cura di Stefano Giudice Marcela Guevara
Music by Cuarteto Hyperion Guardia Vieja
Bruno Fiorentini, flauto
Valerio Giannarelli, violino
Danilo Grandi, contrabbasso
Nicola Toscano, chitarra
Per la serata conclusiva dell’area Dance Fringe, Marcela e Stefano porteranno un’ondata di Argentina a Torino: lo spazio della piazza si trasformerà in una sala da ballo dove interverranno tutti gli appassionati del mondo tango insieme a coloro che hanno sperimentato i primi passi nella lezione di avvicinamento.

Ore 19.30
JAZZ CLUB TORINO, Piazzale Valdo Fusi
Downtown Jazz@JCT

The JIMMY COBB ITALIAN TRIO

Jimmy Cobb, batteria
Massimo Farao, pianoforte
Aldo Zunino, contrabbasso
Special guest: Scott Hamilton, voce
Un eccezionale gruppo, The JIMMY COBB ITALIAN TRIO, funge da sezione ritmica residente per tutto il periodo del festival. Proprio come in un jazz club di Manhattan. Il trio vede la presenza del mitico Jimmy Cobb alla batteria: un musicista che sul biglietto da visita può scrivere di aver suonato in Kind of Blue di Miles Davis. Ospite
d’eccezione il sassofonista tenore Scott Hamilton, un artista maturo, noto per l’eleganza del fraseggio, in grado di far rivivere la storia dello strumento, da Ben Webster a Coltrane.
Info tel. 011 882939



Ore 20.00
BLAH BLAH, Via Po 21

CFM 5TET - LA VOCE DELLA TROMBA

Barbara Raimondi, voce
Fulvio Chiara, tromba, flicorno
Fabio Gorlier, piano
Alessandro Maiorino, contrabbasso
Alessandro Minetto, batteria
Due grandi interpreti si riuniscono in un progetto originale, nato fra le mura del Centro di Formazione Musicale del Comune di Torino: la voce di Barbara Raimondi e il suono della tromba di Fulvio Chiara dialogano sulle pagine seducenti di Miles, Chet e Tom Harrell, accompagnati splendidamente dal trio di Fabio Gorlier, Alessandro Maiorino e AlessandroMinetto.

Ore 20.00

SOCIETÀ CANOTTIERI ESPERIA, Corso Moncalieri 2

I SET
CLOSING NIGHT
Jon Balke, piano
Patrice Heral, batteria
Jacopo Albini, sax tenore
Luca Curcio, contrabbasso
Concerto del norvegese Jon Balke e del francese Patrice Heral, che insieme alle due giovani promesse torinesi si incontreranno sul filo tagliente della sperimentazione dai ritmi coinvolgenti: un progetto speciale che chiuderà le magnifiche notti in musica all’Esperia.
Cena con prenotazione obbligatoria - menu alla carta dalle ore 20.00 alle 22.45
II SET aperto al pubblico a partire dalle ore 23.15
per info: tel. 011 8196942 - info@quattrocon.it

Ore 20.00
IL TABISCA, Piazza Vittorio Veneto 16
I SET
ACCORDI DISACCORDI
Isabella Rizzo, contrabbasso
Dario Berlucchi, chitarra manouche
Alessandro Di Virgilio, chitarra manouche
Per gli amanti delle atmosfere gypsy e della musica degli anni ’30: il trio Accordi Disaccordi, tra i più apprezzati nel suo genere, offre una carrellata di stupendi arrangiamenti in stile jazz manouche.
Cena con prenotazione - menu alla carta
II SET aperto al pubblico a partire dalle ore 23.45
per info: tel. 011.0207682 - 338.1447838 - info@iltabisca.it

Ore 21.00
PIAZZA CASTELLO

CAETANO VELOSO - ABRAÇAÇO TOUR 2014

Caetano Veloso, voce, chitarra
accompagnato dalla Banda 
Pedro Sa, chitarra
Ricardo Dias Gomes, basso elettrico
Marcello Callado, batteria
CAETANO VELOSO. Dopo 4 anni (l’ultima volta era stata nel 2010 con uno spettacolo in solo), Caetano Veloso, uno dei più popolari e autorevoli cantautori sudamericani, icona della musica brasiliana nel mondo, torna in Italia. L’album ABRAÇAÇO(2013) è il terzo di una trilogia di dischi di canzoni inedite prodotti dal figlio MorenoVeloso, insieme ad un trio di giovani musicisti in tipico assetto rock e
propone un sound decisamente elettropop e contemporaneo. Nel 1967 Caetano Velosocontribuisce all’esplosione del Tropicalismo: movimento critico represso dal regime militare che unisce tradizione e avanguardia, cultura “alta” e popolare. Veloso e l’amico Gilberto Gil vengono arrestati e nel 1969 vanno in esilio a Londra. Nei primi anni SettantaVeloso torna definitivamente in Brasile e con successi come Tigresa o Sampa (dedicato alla città di São Paulo) diventa sempre più popolare. Suona con GilGal Costa e MariaBethânia, le star della nuova musica brasiliana. E veniamo all’oggi: nell’album FinaEstampa (1994) Veloso riprende alcuni classici latini e li interpreta da una prospettiva personale; una canzone sarà poi utilizzata dal suo amico Pedro Almodovar per il film Il Fiore del mio segreto. Nel 2012 è stato premiato con il Grammy Award alla carriera.

Ore 22.00
FLORA, Piazza Vittorio Veneto 24

DJ ALESSANDRO SARSANO & ROCCO VOTO

Alessandro Sarsano, dj set
Rocco Voto, percussioni
Alessandro Sarsano, già noto Dj delle notti torinesi, incontra Rocco Voto allievo di percussionisti del calibro di Bruno Genero, con cui ha approfondito gli studi delle percussioni e delle di poliritmie della tradizione Malinke della Nuova Guinea sul djembe, eGilson Silveira, noto percussionista brasiliano, per una notte di contaminazioni musicali internazionali.

Ore 23.00
JAZZ CLUB TORINO, Piazzale Valdo Fusi

Jam session con il MASSIMO FARAÒ TRIO

Massimo Farao, pianoforte
Aldo Zunino, contrabbasso
Marco Tolotti, batteria
Faraò è stato più volte definito “il più nero dei pianisti italiani!”. Questo solido trio costituisce dunque la base ritmica ideale per una jam di fuoco.
Info e prenotazioni tel. 011 882939

Ore 23.00

MUSIC ON THE RIVER, Fiume Po

ANTONELLO SALIS SOLO

Antonello Salis, fisarmonica
Uno straordinario assolo di uno dei più importanti interpreti del panorama italiano ed internazionale: Antonello Salis. Dinamico, energico, virtuoso, poetico, vigoroso e impetuoso: sono solo alcune delle parole che vengono in mente quando si pensa a Salis.

Ore 23.15
SOCIETÀ CANOTTIERI ESPERIA, Corso Moncalieri 2
II SET

CLOSING NIGHT

Jon Balke, piano
Patrice Heral, batteria
Jacopo Albini, sax tenore
Luca Curcio, contrabbasso
Concerto del norvegese Jon Balke e del francese Patrice Heral, che insieme alle due giovani promesse torinesi, si incontreranno sul filo tagliente della sperimentazione dai ritmi coinvolgenti: un progetto speciale che chiuderà le magnifiche notti in musica all’Esperia.

Ore 23.15

CAFFÈ DEL PROGRESSO - THE FRINGE SPACE, Corso San Maurizio 69

ENSI ACOUSTIC LIVE TRIO

Ensi, voce
Fabio Giachino, tastiera
Gaetano Fasano, batteria
Il rapper Ensi, affiancato da due fra i musicisti torinesi più rappresentativi della scena nazionale, rilegge in chiave jazz alcuni dei suoi brani più celebri. Una fusione sperimentale fra hip-hop e jazz per una live session irripetibile.
Segue
MOANIN’
Gipo Di Napoli, narratore
Music by Bandakadabra friends
Traendo spunti dalle biografie dei grandi jazzisti, Gipo Di Napoli, accompagnato da un solista della Bandakadabra, ci spiega perché un assolo non finisce mai con la sua ultima nota e non inizia mai con la prima. Mai.
A seguire: Fringe Open Session a cura di Mauro Battisti
Appuntamento late night per tutti i musicisti!
Jazz & Food fino alle ore 3.00

Ore 23.20
TJF FRINGE Night Towers, Piazza Vittorio Veneto
CONTEMPORANEO IMMAGINARIO
THREE LOWER COLOURS
Marco Tamburini, tromba, live electronics
Stefano Onorati, tastiera, synth, live electronics
Stefano Paolini, batteria, live electronics
Le Night Towers propongono oggi un viaggio immaginario fatto di suoni, figure e colori che si fondono in atmosfere e ambienti fantastici, grazie al formidabile progetto elettroacustico del trio di Marco Tamburini, figura di spicco della scena jazz italiana. Un sound intenso e coinvolgente, reso unico dall’utilizzo del live electronics, animerà la splendida cornice di piazza Vittorio Veneto.

Ore 23.45
LA DROGHERIA, Piazza Vittorio Veneto 18
II SET

GIAMPAOLO CASATI & FEDERICO BONIFAZI DUO

Giampaolo Casati, tromba
Federico Bonifazi, piano
Pianoforte e tromba, un incontro suggestivo fra due strumenti che hanno segnato pagine importanti nella storia della musica jazz: il giovane talento del pianoforte Federico Bonifazi e Giampaolo Casati, uno dei trombettisti di riferimento della scena jazz italiana, proporranno, in esclusiva per il Fringe, composizioni originali e celebri classici della tradizione afroamericana.

Ore 23.45
IL TABISCA, Piazza Vittorio Veneto 16
II SET
ACCORDI DISACCORDI
Isabella Rizzo, contrabbasso
Dario Berlucchi, chitarra manouche
Alessandro Di Virgilio, chitarra manouche
Per gli amanti delle atmosfere gypsy e della musica anni ’30: il trio Accordi Disaccordi, tra i più apprezzati nel suo genere, offre una carrellata di stupendi arrangiamenti in stile hot jazz.

Ore 00.00
LAB, Piazza Vittorio Veneto 13

FROM LONDON

Dj Pony [Montana] & Chris Tofu ( UK ) presents “Ghetto Swing”
In occasione del Torino Jazz Festival Dj Pony & Chris Tofu (UK) porteranno sotto la Mole uno dei più recenti ed affascinanti fenomeni Made in UK. Dj e musicisti interagiranno all’insegna della sperimentazione: sonorità hip-hop, glitch e broken beats si fondono con le sonorità dell’era proibizionista degli anni ‘20 e ‘30.

Ore 00.00
MAGAZZINO SUL PO, Murazzi del Po 14

ROBERTO GATTO SOUL TRIO - FRINGE PROJECT

Roberto Gatto, batteria
Alberto Gurrisi, organo
Alessandro Chiappetta, chitarra elettrica
Il più rinomato batterista italiano all’estero Roberto Gatto calca i palchi di tutto il mondo dal 1975. Con le sue percussioni ha fatto da sideman a Chet Baker, Freddie Hubbard, Lester Bowie e Stefano Bollani (ma la lista è interminabile): per concludere la sua esperienza da resident del Fringe si avvalerà della collaborazione di Alberto Gurrisi ed Alessandro Chiappetta, per un’ultima grande esibizione al Magazzino sul Po nella notte del Torino Jazz Festival.



Torino, 29 aprile 2014